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"Alla fine del 2020, in piena pandemia, vedevamo le file davanti alle mense allungarsi a dismisura e leggevamo dell’incremento esponenziale della povertà in tutto il Paese.

Abbiamo allora pensato che, se ogni ortista del Boscoincittà (siamo oltre 260) fosse stato disponibile ad offrire parte di quello che raccoglieva settimanalmente, avremmo forse potuto raggiungere quantità interessanti per donarle a mense solidali o ad organizzazioni di distribuzione pacchi alimentari a famiglie bisognose.

Ne abbiamo parlato con l’allora Direttore del Bosco Silvio Anderloni e con la Responsabile degli Orti Giulia Barilli, che hanno accolto con entusiasmo la nostra idea e ci hanno concesso una zona all’interno della Cascina di San Romano dotata di una pesa, per poter tenere una “contabilità” delle nostre donazioni.

Nei tre mesi estivi del 2021 abbiamo distribuito, oltre ogni nostra aspettativa, più di una tonnellata di verdure fresche e bio (1.175kgs) e anche lo scorso anno, nonostante la siccità, abbiamo superato gli 11 quintali (1.134kgs), grazie anche al contributo della frutta di Fruttaincampo.

Ma è quest’anno, nel 2023, che abbiamo raggiunto un risultato che non ci saremmo mai aspettato: praticamente triplicando le raccolte degli anni precedenti abbiamo abbondantemente oltrepassato la soglia delle tre tonnellate (3.325Kgs).

Ciò è stato possibile grazie, fra l’altro, al fatto che il Bosco ci ha permesso di coltivare un orto in ogni Area del Boscoincittà ad uso esclusivo di Orti Solidali.

E ogni settimana volontari automuniti hanno portato le nostre verdure a:
- Banco Alimentare
- Qu.Bi di Selinunte
- Qu.Bi di Baggio
- Mensa del Cottolengo
- Mensa dei Flii di San Francesco di via Saponaro
- Pane Quotidiano
- Cast di Quarto Oggiaro e Villapizzone
- Distribuzione pacchi alimentari Don Orione

Ci rendiamo conto che questa nostra iniziativa, pur con gli apprezzabili risultati ottenuti, rappresenta un piccolissimo contributo al problema della povertà crescente: tuttavia, da tutti coloro che hanno ricevuto i nostri ortaggi ci è stato sottolineato come essi abbiamo riportato sulle tavole di famiglie disagiate o delle mense sociali profumi e sapori ormai dimenticati.

Profumi e sapori che le ingenti offerte della Grande Distribuzione, per altro molto importanti, non sono in grado di garantire.

Ci siamo quindi preposti di cercare ogni via per aumentare il volume delle donazioni.

In quest’ottica stiamo portando avanti diverse iniziative:
- contattare aree orti limitrofe (zona Nord Ovest di Milano) per sensibilizzarle a partecipare ad Orti Solidali, con il supporto del Municipio 7, da cui dipendono, che ha stampato una locandina di promozione
- pubblicizzare l’idea presso le Cooperative Sociali che possono avere dei surplus di produzione ed essere quindi interessate ad aderire per evitare sprechi alimentari
- allungare il periodo di raccolta, normalmente limitato ai mesi estivi, approfondendo le nostre conoscenze e chiedendo consigli ad esperti del settore, per poter iniziare prima (già a marzo/aprile) con semine ad hoc e terminare il più avanti possibile (novembre) posticipando certe colture
- chiedere spazio agli organi di informazione, consapevoli che più se ne parla più è facile che il messaggio arrivi a destino

Chi ha partecipato a Orti Solidali ha sposato appieno lo spirito con cui è nata l’iniziativa: riuscire, continuando a fare le cose che ci piace fare, a fare del bene, alleviando, anche se in minima parte, le sofferenze che sempre più ci circondano negli ultimi tempi.

Un ulteriore risultato è stato quello di ridurre lo spreco alimentare, sollecitando ogni ortista, che per motivi personali di salute, lavoro o svago, non possa accudire il proprio orto per un lungo periodo, a permettere a suoi vicini di farlo, evitando così che le sue coltivazioni marciscano e contribuendo alle donazioni settimanali.

D’altronde questa esperienza è stata ricca e variamente sfaccettata: come potremo dimenticare la dignitosa compostezza delle donne in attesa della distribuzione dei pacchi in Selinunte o la luce negli occhi di George, il cuoco della Mensa di via Saponaro, mentre passa in rassegna le cassette con le nostre verdure? Ed il contributo del tutto inaspettato del CDD del Gallaratese, che, saputo del nostro progetto, ci hanno permesso di accedere al loro orto nel mese di chiusura per raccogliere quanto maturo?

Ci siamo domandati quante Piazza Selinunte e quante via Saponaro ci sono solo a Milano e quanto ancora possiamo fare?

Nella speranza che quello che abbiamo messo in moto cresca e si espanda sempre di più."

Luigi Dodi
ottobre 2023

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